Storie e storielle campagnole

… e allora compresero che il “Tesoro” stava nel campo, in quella terra resa fertile dal lavoro. Non è la fine di un racconto, ma soltanto l’inizio. Un inizio che ti sprona a “rissodare” ancora quel campo per ricavarne altro prodotto per la tua economia di vita. Ne parla la storia, gli anziani che hanno…

Quando i preti curavano gli animali

Nella seconda metà dell’Ottocento il clero si prestava ad intervenire ogniqualvolta il contado lo chiamava per benedire i polli, il porcile, gli animali pregni, eccetera. Il parroco di Caldiero, Pietro Zenari, descrive in una poesia le mille occupazioni di un curato di campagna: «Quando, per caso, messer curato passa dinanzi all’abitato, escon le femmine per…

A Marzo ogni mato va descalzo! Sarà vero?

Fatto sta che, quando hanno inventato questo detto, la maggior parte dei contadini e perciò della popolazione, non aveva soldi per comprarsi le scarpe e si andava a piedi scalzi per la maggior parte dell’anno. Spesso, ma non sempre, davanti a casa c’era un catino con dell’acqua dove risciacquarsi i piedi prima di entrare e…

La Fattoria in Fiera: una scelta coraggiosa

Quando giovedì 2 febbraio sono andata a vedere, la fiera di San Biagio di Bovolone era in allestimento; c’era un grande lavorio, un traffico di mezzi agricoli. dai più piccoli ai mostri mastodontici coloratissimi che mettono in soggezione solo a vederli, tanta gente indaffarata, padiglioni di alimentari provenienti da tutta Italia, capannoni… e, quasi in…

I mestieri scomparsi insegnano ancora

Una bella idea, che dura da tempo, diventando ormai tradizione, è quella del padiglione riservato alle scuole e al tempo libero nella centenaria FIERA DI SAN BIAGIO DI BOVOLONE, che ogni anno si rinnova col contributo di associazioni e idee nuove della gente della Pianura Veronese. E’ bello sentire da nonni il racconto della loro…

Le tradizioni da “coltivare”

Parlando con un’amica, che stava facendo un trasloco epocale, mi è capitata in mano la prima pubblicazione del “CONCORSO MARIO DONADONI” e “TROFEO RANA D’ARGENTO”. Sfogliandolo, mi sono fermato ad un racconto pieno di ricordi e di rimpianti: «Tante olte la nostalgia la me porta a quele stradine bianche, a le rive dei fossi pieni…

Il pozzo

Quando racconto agli studenti che a Bovolone fino agli anni Cinquanta poche famiglie avevano l’acqua in casa e che il gabinetto, se c’era, era situato all’esterno, preferibilmente attiguo alla concimaia, molti stentano a credermi: sembra quasi che stia parlando loro del Medioevo, eppure è stato così! Non esisteva l’acquedotto, ma ogni famiglia, sia della piazza…

La corte, le arte, el fil de fer

Per ricordare un materiale tanto umile, quanto utile e versatile Fin ai ani Zinquanta par la corte ghera de tuto, proprio de tuto, ma se te zercai on ciodo drito, na pinsa o un caciavide, no ghera verso de catarlo. No se comprava gnente e se na olta a l’ano da la fiera, el bupàportava…

El faméio, il garzone delle famiglie contadine benestanti

Per lungo tempo el faméio, termine dialettale che sta per “famiglio”, è stata una figura caratteristica della società contadina fino agli anni Cinquanta, gli ultimi nella nostra Pianura Veronese si sono visti agli inizi degli anni Settanta provenienti dalle montagne del Bresciano e del Bergamasco. Erano ragazzini, la cui età oscillava tra i 10 e…

Marzo e la Primavera

Il mese dedicato al dio della guerra Marte segnava non solo il periodo per preparare e iniziare le guerre, dato il clima mite e la presenza di fieno per i cavalli, ma anche l’inizio dell’anno, prima che la riforma di Giulio Cesare, avvenuta nel 46 a.C., anticipasse il capodanno a Gennaio; tuttavia, fino al 1797,…