Una straordinaria vicenda umana e sociale che ha coinvolto tutta la comunità
Domenica 13 maggio la Scuola dell’Infanzia di Ca’ degli Oppi è stata aperta, non solo e non tanto per i bambini, ma per l’intera comunità, per festeggiare i settant’anni di servizio al paese. La struttura (aule, sale, mensa, cucina, servizi, spazio accoglienza, cortili) si è mostrata a quanti hanno voluto visitarla: inaugurato il nuovo cortile attrezzato, una mostra fotografica ha documentato i settant’anni di storia, le testimonianze dei genitori del Comitato di gestione e delle maestre hanno illustrato la situazione attuale e le prospettive future. Il parroco don Marco Simino ha celebrato la messa domenicale delle 11 nel parco rimesso a nuovo.
La partecipazione è stata numerosa e molto interessata per almeno una ragione: i cittadini di Ca’ degli Oppi da 3 a 73 anni sono o sono stati alunni di questa scuola e in molti l’hanno frequentata anche come centro ricreativo e culturale.
L’idea di dotare il paese dell’ “asilo”- come si chiamava allora – fu del parroco don Luigi Caporali nell’immediato dopoguerra. Nel 1946 le famiglie, allora piuttosto numerose, provate dalla povertà e dalle vicissitudini post belliche, avevano bisogno di formazione per i bambini in età prescolare (da 3 a 6 anni). Né lo stato né l’amministrazione comunale seppero dare una risposta. La popolazione, guidata dal parroco, riuscì ad autofinanziare (chi non aveva denaro prestava lavoro gratuito) la costruzione di un nuovo edificio ad un solo piano costituito da tre vani: un ingresso con piccolo atrio ad archi, due grandi sale per l’accoglienza e le attività.
I lavori iniziarono nel 1947 e si conclusero nella primavera del 1948. L’apertura ufficiale della scuola avvenne domenica 17 maggio 1948 con l’arrivo delle suore: suor Davidica, la superiora, suor Editta, la giovanissima maestra, e suor Eufemia, la cuoca, delle “Figlie di Gesù”. Da subito l’asilo ha accolto bambini e bambine per la formazione prescolare (socializzazione, prescrittura, precalcolo…) e per una custodia educativa di grandissimo
aiuto alle mamme e alle famiglie, quasi tutte impegnate nei lavori in casa, nelle stalle e nei campi dall’alba al tramonto.
L’asilo – da subito – è stato anche molto altro: centro ricreativo nelle domeniche pomeriggio, “Scuola di lavoro” (taglio, cucito, ricamo) per le ragazze più grandi, “Gruppo teatrale”, coro, scuola di catechismo…
I settant’anni della Scuola dell’infanzia sono stati un cammino sempre vivo e vivace, segnato da tappe significative. Ecco – in estrema sintesi – quelle salienti: 1953 ampliamento dell’edificio col piano superiore da adibire a “scuola di lavoro” e ad abitazione delle suore; 1959 ulteriore ampliamento per una cucina, nuova sala giochi, nuovo impianto idrico e igienico-sanitario. Tutti i lavori, guidati dal nuovo parroco don Vasco Grella, sono stati a carico della popolazione. Il 1972 segna una svolta importantissima nella gestione della scuola. È parroco don Aldo Vilio, su indicazione della FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) è ufficialmente costituita l’Associazione Genitori col mandato di eleggere, a scadenza triennale, il presidente e il Comitato di gestione. Il primo presidente è stato Giovanni Malachini. Da allora il presidente della scuola è un genitore. Dal 1985 la scuola,
gestita dai genitori, è convenzionata con l’amministrazione comunale che, riconoscendone il servizio pubblico, concorre in parte alle spese per il personale e per il riscaldamento. Il 2000 segna la partenza delle suore. Dopo 52 anni di servizio qualificato e generoso alla scuola e alla comunità, le suore “Figlie di Gesù” lasciano la scuola a maestre laiche (le ultime tre sono state suor Lucia, suor Domiziana e suor Palma). Oggi la “Scuola dell’infanzia” (prima Asilo, poi Scuola materna) è una scuola pubblica “paritaria” non statale. Significa che risponde agli standard di servizio definiti dalle Linee Guida Nazionali emanate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il servizio è garantito dalle maestre abilitate Alessia Evangelisti, Cinzia Cominato, Francesca Abate e Terry Passaia; Laura Costa è la direttrice. Per i servizi sono impegnate Debora Busato (cuoca), Giuliana Mazzola (ausiliaria), Teuta Tafta (pulizie). La segretaria Maria Rita Coltro è condivisa con altre scuole. Oggi la scuola è frequentata da 50 tra bambine e bambini, divisi in due sezioni. È aperta a tutta la popolazione e garantisce un servizio scolastico e formativo molto inclusivo.
Essa accoglie – coinvolgendone i genitori – anche bambini di famiglie provenienti da Albania, Romania, Marocco, Sri Lanka e Cina. Il presidente è Isacco Mirandola, vicepresidente Luigi Malachini, segretario Matteo Comerlati, coadiuvati dal Comitato di gestione.
Luciano Carazzolo in “La Voce del Basso Veronese”, maggio 2018