Il libro di Renato Garzon su Asparetto rimane ancora oggi una pietra miliare per chi si accinge a studiare la storia e le caratteristiche di questo paese della Bassa Veronese. La documentazione che l’autore ha presentato in questo lavoro permette non solo di delineare le vicende storiche peculiari della “villa” di Asparetto, che non ricalcano affatto quelle del comune al quale appartiene oggi (Cerea), ma mette in rilievo anche alcuni aspetti caratteristici che col tempo sarebbero andati irrimediabilmente perduti.
Pregevole la dettagliata ricerca sulla chiesa di S. Nicolò con i suoi successivi ampliamenti, ben documentati attraverso la consultazione dell’archivio parrocchiale, così come la sezione riguardante la cultura e le tradizioni, corredata da foto d’epoca. A rileggere oggi le pagine che riguardano la nascita dell’artigianato del mobile d’arte, cui si richiama anche il sottotitolo del libro, ci prende un po’ di malinconia, la quale ci stimola alla riflessione se non si poteva fare qualcosa di diverso per preservare le professionalità acquisite nel settore della lavorazione del legno.

Bottega artigiana di Asparetto degli anni Trenta
Un sincero grazie a Renato Garzon per aver donato alla comunità di Asparetto uno studio che ancora oggi continua a cementare lo spirito di appartenenza per vivere il territorio con sempre maggiore responsabilità ed impegno.
Renato Garzon, Asparetto – La culla del mobile d’arte, Il Segno Editrice, Negrar, 1989