Bovolone. Nel febbraio del 1885 il Comitato organizzatore per il Carnevale (Francesco Pizzoli, Ferdinando Battistella, Gioacchino Dindo e Antonio Bianchini, Benetti) decise di fare le cose in grande allestendo un programma di esibizioni davvero strepitoso: martedì 3 febbraio veglione mascherato con premi; il 5 una grande cena; l’8 una festa da ballo e l’11 un «suntuoso» pranzo; il 12 gara di tiro al piccione e veglione con premi; il 15 e il 17 febbraio ascensione del noto aeronauta belga Henri Blondeau e veglione mascherato con premi. E così domenica 15 febbraio di fronte a circa 10000 persone convenute da ogni parte della contrada. Il viaggiatore e fantasista aereo, che da tempo si esibiva nella città di Verona e in molti altri luoghi d’Italia, diede spettacolo nel nostro paese. Lo spettacolo aereo fu accompagnato da esercizi acrobatici aerei eseguiti da un trapezio appeso al «pallone» Garibaldi. Con i coniugi Blondeau si esibì la piccola Lina Contier, figlia di un grande acrobata aereo amico e compagno di Blondeau, scomparso di recente, e da un altro allievo del Blondeau, tale Alfonso. Gli artisti ammaliarono il pubblico che assiepò le vie principali del paese, ma molti affollarono anche i tetti, e naturalmente, balconi e finestre. La volata finale fu condotta dallo stesso Blondeau: il «Via Tutti» dell’aerostato Garibaldi fu dato alle 16.35 accompagnato dalla note della banda di Bovolone, da un recinto predisposto dietro piazza Pozza e prese terra dopo circa 20 minuti a 4 km di distanza, nei pressi di Bonavicina. Le cronache narrano di una cittadina presa d’assalto, con moltissimi forestieri che invasero gli alberghi, le osterie e le caffetterie; fu una giornata da ricordare anche per gli incassi. Non sappiamo se lo spettacolo fu replicato il 17 febbraio, come da programma. I coniugi Blondeau, quella sera furono ospiti della famiglia Gagliardi.
di Alessio Meuti dal Notiziario n. 34 del Circolo del 72 sett. 2017
http://www.quellidel72.it/multimedia/notiziario/newsletter34.pdf