In una società che affida sempre più la conservazione dei documenti e dei dati agli strumenti informatici digitali, la conservazione e la valorizzazione dei carteggi custoditi negli archivi comunali diventano un importante obiettivo per quelle comunità che, a partire da ciò che è stato, vogliono impostare il loro futuro. L’imponente mole dei documenti archiviati dai Comuni, hanno costretto le Amministrazioni a deliberare importanti decisioni al riguardo, dovendo per forza reperire locali idonei allo scopo, alcune hanno addirittura optato di trasferire la documentazione fuori dal territorio comunale, costringendo ricercatori e studiosi a sobbarcarsi diversi chilometri, avanti e indietro, per portare a termine le loro monografie e i loro saggi.
Questo non accade, per il momento, a Bovolone, dove i carteggi che costituiscono l’Archivio Comunale sono dislocati in due posti diversi, ma nell’ambito del comune: i documenti più antichi e i registri contabili fino alla prima parte del Novecento si trovano nell’Auditorium a fianco della Biblioteca Civica; i faldoni tematici del Novecento e i carteggi più recenti in un luogo ricavato nei Magazzini Comunali in zona industriale. Il tutto è consultabile su richiesta presso il Municipio.
Proprio perché consapevoli dell’importanza di conservare nel migliore dei modi l’Archivio Storico, il Centro Studi e Ricerche ha stipulato nel 2016 con il Comune di Bovolone una Convenzione per valorizzarlo. Si è partiti con la rimozione della spessa coltre di polvere dai registri e dai libri contabili conservati nel mobilio dell’Auditorium, per arrivare ad una nuova disposizione dei tomi secondo un ordine cronologico. La Convenzione, che non prevedeva alcun onere finanziario da parte dell’Amministrazione Comunale, aveva la durata di un anno ed è terminata a giugno 2017. Abbiamo svolto il compito affidatoci col massimo impegno, come “artigiani” della conservazione archivistica, pur avendo tra i nostri soci volontari persone di indubbia capacità e cultura. Al termine del mandato è stata stilata una relazione dell’attività svolta e si sono segnalate alcune necessità per conservare e valorizzare al meglio il patrimonio archivistico, quel patrimonio che tanto ha dato ai ricercatori bovolonesi e ha permesso, tra gli altri che non citiamo per questioni di spazio, a Lino Turrini, Remo Scola Gagliardi e, più recentemente, a Piergiorgio De Guidi di pubblicare i loro studi, i quali rappresentano oggi la memoria collettiva della nostra comunità, ma che ci offrono anche lo spunto per condurre ulteriori indagini e approfondimenti.